Il Genio Fiorentino

DANTE ALIGHIERI

Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Sasso di Dante, Chiesa di S.Margherita dei Cerchi, Casa di Dante, Basilica di Santa Croce   e-mail

Dante Alighieri nacque tra il maggio e il giugno del 1265 e fu battezzato in San Giovanni.
La sua opera più celebre è la Divina Commedia, scritta in lingua volgare fiorentina, poema diviso in tre cantiche Inferno, Purgatorio e Paradiso, in cui il poeta narra di un viaggio immaginario attraverso i 3 regni ultraterreni, allegoria dell’oltretomba cristiano.

LORENZO IL MAGNIFICO E LA FAMIGLIA MEDICI

Palazzo Medici-Riccardi, Complesso di San Lorenzo, Palazzo Vecchio, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli   e-mail

Lorenzo il Magnifico, figura emblema del Rinascimento fiorentino, nasce il 1° gennaio del 1449 da Piero de’ Medici e la poetessa Lucrezia Tornabuoni.
Alla morte del padre, Lorenzo appena ventenne, deve assumersi la responsabilità del potere e della gestione dei beni della famiglia e della città.
Egli si impegna in una politica di prestigio, con l’obiettivo di rendere Firenze centro artistico e letterario nel panorama delle corti italiane.
Fu chiamato il Magnifico per questa sua grande liberalità, per la quale sacrificò buona parte del patrimonio ereditato.
La perspicacia inoltre nel costruire un delicato equilibrio politico tra i diversi stati italiani gli meriterà la definizione di “ago della bilancia”.

Suo era l’elegiaco motivo della fugacità della giovinezza:

Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
del doman non c’è certezza.

NICOLO’ MACHIAVELLI

Palazzo Vecchio, Loggiato degli Uffizi, Basilica di Santa Croce   e-mail

Niccolò Machiavelli, nacque a Firenze il 3 maggio 1469.
A 29 anni entrò nella burocrazia della Repubblica Fiorentina in qualità di segretario della seconda cancelleria: la sua mansione era di scrivere lettere e documenti ufficiali e svolgere missioni diplomatiche.
In seguito ad alterne vicissitudini politiche, nel 1512 scrive di getto la prima stesura de “Il Principe”, testo che si pone quale caposaldo universale del pensiero politico.
Il monumento a sua memoria reca l’epitaffio “Tanto nomini nullum par elogium” (nessun elogio è adeguato a un nome così grande).

BRUNELLESCHI, DONATELLO E MASACCIO

Cupola di Santa Maria del Fiore, Complesso di San Lorenzo, Basilica di Santa Maria Novella, Cappella Brancacci, Museo del Bargello   e-mail

Filippo Brunelleschi, architetto, Bardo Donati detto Donatello, scultore e Tommaso di Ser Giovanni Cassai detto Masaccio, pittore, nascono rispettivamente nel 1377, 1386 e 1401.
Ser Brunellesco, elaboratore della teoria sulla prospettiva lineare e principale ideatore della Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, era amico di Donatello che, nella sua predella San Giorgio lotta contro il drago, applica una prospettiva diramante e moltiplicante, dando un senso di infinito dello spazio.
Anche Masaccio, nella sua breve ma fulgida parabola artistica, nel suo affresco La Trinità applicherà le leggi della prospettiva.
Il suo amico Brunelleschi, nell’apprendere la notizia della sua precoce morte commentò “Noi abbiam fatto in Masaccio una grande perdita”.

LEONARDO DA VINCI, MICHELANGELO BUONARROTI E RAFFAELLO SANZIO

Galleria dell’Accademia, Galleria degli Uffizi, Galleria Palatina   e-mail

Leonardo da Vinci nasce a Vinci nel 1452; 23 anni dopo, nel 1475 a Caprese nasce Michelangelo Buonarroti. Raffaello Sanzio nacque invece ad Urbino, nel 1483.
Leonardo da Vinci era più di un ragazzo intelligente, era un genio: sull’esempio dei suoi predecessori egli riteneva che compito dell’artista fosse l’esplorazione del mondo visibile, condotta però in modo più completo, intenso e accurato, oggetto di un’incessante ricerca che per lui doveva essere alla base dell’arte, un maestro che poteva raggiungere la gloria esplorando i misteri della natura e ricercando le leggi segrete dell’universo.
Diversamente da Leonardo, per il quale la figura umana era solo uno degli appassionati enigmi della natura, Michelangelo tese con una straordinaria esclusività di propositi a sviscerare quest’unico problema, in modo da padroneggiarlo a fondo: atteggiamenti e angolazioni che molti grandi maestri del quattrocento avrebbero esitato a introdurre nelle loro opere, per timore di non riuscire a rappresentarle nella loro verità, non facevano che stimolare le sue ambizioni artistiche e presto corse voce che il giovane artista non solo stava alla pari dei maestri dell’antichità classica ma addirittura li aveva superati, ricevendone un’ondata di travolgente ammirazione .. gli spostamenti e i piani di questo giovane artista avevano il peso di un affare di stato …
Raffaello non possedeva né l’ampio orizzonte culturale di Leonardo né la potenza di Michelangelo, ma mentre con questi due geni era difficile trattare, imprevedibili e inafferrabili com’erano per i comuni mortali, Raffaello era d’indole dolce, tale da raccomandarsi ai mecenati influenti e la sua soave e devota maniera si imponeva al generale rispetto.

GALILEO GALILEI

Museo della Scienza, Basilica di Santa Croce   e-mail

Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1564, figlio di Vincenzo Galilei fiorentino.
Fu nel 1609 che, dopo aver osservato i rilievi della luna, le fasi di Venere, i satelliti medicei di Giove con il suo telescopio, espose le sue tesi eliocentriche.
Accusato di aver pubblicato teorie eretiche, venne condannato agli arresti domiciliari e morì solo e quasi cieco all’età di 78 anni.
L’anno 2009, che coincideva col 400° anniversario delle prime osservazioni astronomiche con strumenti fatte da Galileo e delle prime scoperte ottenute con queste osservazioni, è stato dichiarato dall’Unesco Anno Internazionale dell’Astronomia.

.. e poi Santi, Poeti, Navigatori: domandate e vi sarà raccontato !